Zeppole di San Giuseppe

Zeppole di San Giuseppe. Oggi parliamo delle zeppole (non zippole…). Le zeppole preparate a Napoli per la festa di San Giuseppe hanno ben poco in comune con le zippole che si fanno in Sardegna per il Carnevale se non la frittura e la somiglianza nel nome. Per conoscere meglio la storia di questo dolce tipico partenopeo vi invito a leggere il post ufficiale pubblicato sul calendario del cibo scritto dall’ambasciatrice Cecilia Mazzei (del blog Mamme in cucina e dintorni) per la giornata nazionale ad esso dedicata.

Zeppole di San Giuseppe fritte, ricetta tradizionale
Le zeppole di San Giuseppe guarnite con una delicata crema al limone

Quando ho deciso di cimentarmi nella preparazione delle zeppole, ho fatto qualche ricerca in rete e su per giù ho visto che gli ingredienti e la  tecnica di impasto sono quelli di una pasta choux. Ho consultato anche alcuni ricettari ed in uno dedicato ai dolci tradizionali italiani, mi sono ritrovata a leggere una ricetta che prevede un impasto fatto con farina precotta con l’acqua, come si fa per la pasta choux, ma senza il burro e con aggiunta di poco zucchero e liquore. Una volta raffreddato si lavora a mano fino a farlo diventare sodo ed elastico. Non è prevista aggiunta di uova e si procede a fare dei bastoncini da chiudere ad anello e friggere in olio. Mah… questa ricetta mi ha lasciato perplessa e, poichè sappiamo bene che spesso le ricette tradizionali esistono in varie versioni, decido di rivolgermi alla mia amica blogger Lucia che, da perfetta napoletana, saprà darmi la giusta risposta (mi raccomando visitate il suo sito “Le ricette di Luci” ricco di ricette interessanti ). Incurante dell’orario (mezzanotte inoltrata) le invio un messaggio dove le racconto sommariamente la ricetta e lei anzichè mandarmi a quel paese, mi risponde molto gentilmente di non aver mai sentito, ne visto una simile preparazione per le zeppole. E mi dice che sua madre le ha sempre fatte con la ricetta di Jeanne Carola Francesconi autrice di una delle opere più importanti e illustri delle tradizione gastronomica partenopea intitolata “La cucina napoletana” pubblicato nel 1965. E grazie alla disponibilità di Lucia che mi ha fornito la ricetta della Francesconi ho potuto sperimentare le vere zeppole di San Giuseppe.

Il primo tentativo è andato male, probabilmente a causa della temperatura dell’olio non adeguata (non so perchè, ma ho qualche difficoltà a friggere utilizzando la piastra ad induzione). Ma sono testarda e non mi arrendo, anzi il fallimento mi stimola a riprovare. Quindi mi sono fatta coraggio e ho rifatto tutto da capo ottenendo un risultato accettabile approvato anche da Lucia!

Ingredienti per le zeppole di San Giuseppe.

Per circa 15 zeppole:
  • 300 grammi di farina 00;
  • 380 grammi di acqua;
  • 60 grammi di burro;
  • 5 uova intere (ne testo originale 5 tuorli e due albumi).

Per la crema pasticcera:

  • 500 grammi di latte intero fresco;
  • 5 tuorli di uova di media grandezza;
  • 120 grammi di zucchero;
  • 15 grammi di amido di mais;
  • 15 grammi di amido di riso.
  • la scorza di un limone;
  • mezza bacca di vaniglia.

Per la guarnitura:

  • zucchero a velo;
  • amarene sciroppate (*).

Note.

(*) Io non avendo a disposizione le amarene ho utilizzato dei mirtilli rossi essicati e fatti rinvenire in acqua

Preparazione delle zeppole di San Giuseppe.

Mettete l’acqua in un pentolino e fatela scaldare insieme al burro. Appena il burro si sarà sciolto e iniziano a formarsi le prime bollicine, versate la farina tutta insieme in un solo colpo. Mescolate e rimette sul fornello per qualche secondo fino a che l’impasto si sarà compattato in una palla e si sentiranno i primi sfrigolii. Allontanate dal fuoco e fate intiepidire l’impasto allargandolo su un piano di lavoro. Quando si sarà raffreddato aggiungete le uova una per volta. Le prime uova potete amalgamarle a mano, o con un cucchiaio se preferite. Non aggiungete mai il secondo uovo se il primo non è ancora ben assorbito. Sulla dose delle uova dovete regolarvi in base alla consistenza raggiunta dal vostro impasto. Tenete conto che questo dovrà scendere attraverso la sac a pochè e la sua consistenza sarà perfetta se la punta di stacco rimarrà in piedi.
Preparate dei quadrati di carta da forno di circa 8 cm di lato e formatevi sopra le zeppole procedendo in questo modo: fate un primo cerchio con un diametro di circa 5 cm (o 6/8 cm se volete delle zeppole più grandi) lasciando un buchino al centro, sopra il primo cerchio fate un secondo giro di pasta in modo da creare una sorta di cestinetto.
Mettete l’olio in un pentolino profondo, non troppo grande, fate scaldare fino a 180° e immergetevi una per volte le zeppole, la carta da forno si staccherà quasi immediatamente e potrete eliminarla con delle pinze.
Rigirate la zeppola alcune volte in modo che possa dorarsi in modo uniforme. Scolate su carta assorbente, poi rigiratela per farla asciugare bene.

Preparazione della crema pasticcera e guarnitura.

Fate scaldare il latte con la buccia di limone e la bacca di vaniglia e lasciate in infusione per circa 20 minuti. Da parte lavorate i tuorli con lo zucchero e gli amidi. Versate a filo il latte filtrato. Mette su fornello con fuoco molto basso e fare cuocere la crema senza mia smettere di mescolare fino a che si sarà addensata. Fatela raffreddare rapidamente in un bagno di acqua e ghiaccio. Coprite con pellicola posta a contato e conservate in frigo fino al momento del consumo.
Quando le zeppole saranno ben fredde, spolveratele prima di zucchero a velo poi farcitele con un ciuffono di crema pasticcera e guarnite con una amarena messa al centro.

Zeppole di San Giuseppe, ricetta tradizionale
Zeppole di San Giuseppe fritte e guarnite con golosa crema pasticcera. Una vera bontà!

14 Risposte a “Zeppole di San Giuseppe”

  1. Ciao Cristina!!! Buongiorno!!! Grazie mille per le belle parole…io ho fatto solo quello che si fa tra amiche e colleghe ?…È stato un piacere poterti essere di aiuto!!! Complimenti a te per l’ottimo risultato finale!!!! Buona festa del papà! !!!

  2. Bellissime Cristina! Anche a me spesso è capitato sul web di trovare ricette completamente diverse per lo stesso tipo di piatto, tradizionale e non. Hai fatto bene a seguire la ricetta di Lucia, ti sono venute uno splendore!!! Complimenti e grazie per aver partecipato.

  3. Ti sono venuti che sono una meraviglia, io sto a guardare solo, non li ho preparate e quando li vedo….gnam, gnam….

  4. Bellissime, ma ciò che importa maggiormente è la loro bontà. Anche quest’anno io ho glissato,Ma se li preparo per un’altro santo, commetto un reato? Buona serata.

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