Il grano cotto, in dialetto sardo conosciuto come “su trigu cottu”, è una preparazione che si usava consumare in Sardegna il primo giorno del nuovo anno come rito bene augurante.
Su trigu cottu veniva preparato la sera del 31 dicembre per poi essere servito in famiglia al mattino, oppure veniva offerto ai bambini che passavano di casa in casa e ne facevano richiesta con le frasi rituali.
Ad oggi questa usanza si è persa, ma in alcune zone della Sardegna resiste ancora l’abitudine di consumare la mattina del 1 gennaio una ciotola di grano con il latte.
La preparazione del grano cotto è piuttosto lunga: si inizia mettendo il grano in ammollo per almeno 12 ore, quindi si fa una prima cottura in acqua leggermente salata, segue un riposo in un posto caldo durante il quale il grano continua ad ammorbidirsi per giungere alla consistenza ideale. A questo punto il grano può essere aggiunto semplicemente al latte oppure si può sottoporre ad una seconda cottura nella sapa di mosto d’uva o di fichi d’india per un risultato più saporito e cremoso.
Quella che vi propongo io è una versione del grano cotto arricchita con altri ingredienti quali frutta fresca e frutta secca. E’ una preparazione che si presta bene ad essere servita come dessert oppure da gustare a colazione. Ovviamente potete aggiungere anche altri tipi di frutta seguendo la stagione e il vostro gusto.
Ingredienti per il grano cotto.
Dosi per 4 porzioni:
- 150 grammi di grano duro;
- una melagrana;
- un arancio;
- 6 noci;
- due cucchiai di pinoli;
- due cucchiai di uva passa;
- 100 grammi circa di sapa.
Preparazione del grano cotto.
Lavate bene il grano e mettetelo in ammollo per almeno 12-18 ore in acqua tiepida.
Trascorso il tempo di riposo scolatelo, sciacquatelo nuovamente sotto l’acqua corrente e mettetelo a cuocere in abbondante acqua. Potete cuocerlo in pentola a pressione per circa 30 minuti a partire dallo sfiato della valvola, oppure in pentola normale per un tempo ben più lungo.
Dopo la cottura il grano rimarrà comunque integro e leggermente croccante, lasciatelo riposare nella sua acqua di cottura per altre 12 ore.
Il giorno dopo eliminate l’eventuale acqua in eccesso (il grano deve essere coperto a filo) o aggiungete dell’altra acqua (o latte) se il liquido di cottura è stato assorbito, unite la sapa e aromi a vostra scelta (stecca di cannella, scorze di agrumi o altri profumi di vostro gradimento). Mettete sul fuoco dolce e lasciate cuocere, mescolando di tanto in tanto, fino a che gran parte dell’acqua sarà evaporata, aggiungete l’uva passa e lasciate riposare fino a raffreddamento.
Prima di servite guarnite il grano con i semini di melagrana, l’arancia tagliata a cubetti, le noci tritate, i pinoli e irrorate con la sapa. Suddividete il grano cotto nelle coppette e servite.
Un piatto di grano semplice ma gustoso ! Buon anno 2016 !
Buon 2016 anche a te cara
Sardo = lingua sarda. Basta con quest’ignoranza che ci fa scrivere “dialetto sardo”. Il sardo di quale lingua sarebbe dialetto, di se stesso? Conoscere una cultura, i suoi piatti, etc., significa anche rispettare quella cultura.