Bomboloni. Nel periodo del Carnevale è tutto un friggi friggi. Riviste, trasmissioni televisive, blog, non fanno altro che divulgare ricette di dolci da buttare in olio bollente per poi gustarli caldi e fragranti appena estratti. E oggi, secondo il calendario del cibo è la Giornata Nazionali dedicata ai bomboloni. L’ambasciatrice Alessandra Adorno (blog Ginestra) in questo link ci spiegherà come nascono i bomboloni e le varie differenza con i suoi diretti colleghi ossia krapfen, bombe, ecc.
Infatti anche se apparentemente questi dolci sembrano tutti uguali, ognuno ha la sua caratteristica e i bomboloni, tipici della Toscana, si fanno in un modo ben preciso, senza uova nell’impasto e tradizionalmente senza farcitura. Da amante dei lievitati e delle cose buone, non potevo certo lasciarmi fuggire l’occasione di partecipare alla giornata nazionale e preparare i bomboloni. Non avendoli mai fatti, ho fatto una breve ricerca in rete che mi ha portato dai grandi maestri dei lievitati Adriano e Paoletta e in particolare nel blog di Paoletta Anice e cannella ho trovato la ricetta super collaudata dei bomboloni (qui la ricetta originale) che ho leggermente modificato nelle dosi ma sulla quale ho basato la tecnica di lavorazione.
Ingredienti per i bomboloni.
Dosi per circa 12 bomboloni:
- 250 grammi di farina manitoba;
- 250 grammi di farina 00;
- 125 grammi di acqua;
- 165 grammi di latte intero;
- 80 grammi di zucchero;
- 80 grammi di burro;
- 6 grammi di sale;
- 10 grammi di lievito di birra;
- la scorza di un arancia o di un limone;
- un tuorlo.
Per la crema all’arancia:
- 500 grammi di latte intero fresco;
- 120 grammi di zucchero semolato;
- 5 tuorli di media grandezza;
- 30 grammi di amido di mais;
- la scorza di un’arancia.
Preparazione dei bomboloni.
Preparate un preimpasto che aiuterà a rendere più attivo il lievito.
Setacciate insieme le due farine, pesatene 125 grammi e impastateli con 125 grammi di acqua e tutto il lievito.
L’impasto sarà piuttosto liquido. Lavorate giusto il tempo necessario per amalgamare il tutto. Se usate la planetaria in questa fase utilizzate la foglia. Lasciate riposare il composto per circa 60-90 minuti (dipende dalla temperatura ambiente) fino a che avrà raddoppiato il suo volume.
Lavorando sempre con la foglia, aggiungete circa tre cucchiai di farina. Proseguite aggiungendo il tuorlo, metà della dose di zucchero e il sale. Quando il tutto sarà assorbito aggiungete altra farina e la restante dose di zucchero. Da questo punto io ho proseguito la lavorazione con il gancio ad uncino, ma ognuno si regola in base alle prestazioni della propria planetaria. Alternate aggiunte di latte seguite subito da spolverate di farina. La dose di latte dipende dalla farina che utilizzate, io ho usato per il 50 % la farina Lo conte (una farina piuttosto forte) e l’impasto è riuscito a sostenere bene tutta la dose di liquido. Ad ogni modo dovrete ottenere una pasta ben incordata che sia morbida ed elastica.
A questo punto potete aggiungere il burro morbido (non fuso, ma di consistenza cremosa) con le scorze di agrumi grattugiate. Il burro andrà aggiunto a piccole dosi facendo sempre assorbire prima di unire il pezzo successivo.
Dopo l’ultima aggiunta fate lavorare ancora per qualche minuto, quindi avvolgete l’impasto a palla e riponetelo in una ciotola coperto con della pellicola e lasciate lievitare per circa un’ora.
Deve circa raddoppiare il suo volume.
Rovesciate l’impasto su un piano di lavoro infarinato e sgonfiatelo con le mani. Fate delle pieghe richiudendo verso il centro i bordi dell’impasto. Dovrete ottenere una sfera. Capovolgete in modo da avere la chiusura sul fondo. Coprite con un contenitore capovolto e lasciate riposare 40 minuti circa.
Trascorso il tempo di riposo, stendete l’impasto con il mattarello allo spessore di 1 cm circa e ritagliate dei dischi di circa 8 cm di diametro. Lasciate lievitare fino a che raggiungono una altezza di 2 cm circa.
Non prolungate troppo la lievitazione altrimenti si manifesteranno diversi difetti, tra cui bolle enormi durante la cottura e una pasta troppo fitta senza il buco al centro.
Scaldate l’olio in una pentola profonda fino ad una temperatura di 160 °C e friggette i bomboloni pochi per volta in modo da non abbassarne la temperatura. Quando saranno belli dorati, girateli sull’altro lato e proseguita la cottura.
Una volta cotti riempiteli la crema pasticcera e passateli nello zucchero.
Preparazione della crema.
Nel mentre che l’impasto è in fase di lievitazione preparate la crema pasticcera. Scaldate il latte e mettete in infusione la scorza dell’arancia grattugiate (prestate bene attenzione a grattare solo la parte colorata). Coprite e lasciate riposare per circa 20 minuti.
Lavorate i tuorli con lo zucchero mescolato con l’amido, quindi diluite con il latte versato attraverso un colino. Mettete su fuoco dolce e fate cuocere senza mai smettere di mescolare fino a che la crema si sarò addensata. Trasferite subito in un altro contenitore per raffreddare il più velocemente possibile la crema. Coprite con pellicola e riponete in frigo fino al momento dell’utilizzo.
Sono strepitosiiiiii! Grazie per il bellissimo contributo 😀
Grazie a te per il tuo prezioso contributo e per avermi dato l’occasione di preparare i bomboloni!!!
Cristina che bella ricetta è che belli sono complimenti ?
Sonia
Graziee, gentilissima!!
Bellissimi i tuoi bomboloni, complimenti davvero. Solo a vederli devo essere di una bontà infinita.
Grazie Marianna!!
Che meraviglia! ! Sempre bravissima! !
Grazie Roberta!
Mamma mia che delizia, anche la crema all’arancia!
Ciao Sabrina,non basta la sofficità dell’impasto…pure la crema…una vera goduria!!
Adriano e Paoletta sono una garanzia, ma lode a te che hai realizzato i bomboloni in modo così strepitoso. Ecco, poi ho capito che d’ora in poi non posso più navigare tra i vari blog quando il Calendario segna Giornate così golose. Già stavo sbavando, ma tu con questa versione profumata e invitante m’hai dato il colpo finale!
Hai ragione con Paoletta e Adriano si va sul sicuro! Il calendario è un vero attentato alla linea! Ci induce a provare ricette golose e invitanti alle quali è difficile resistere e in più ci da una valida motivazione per provarle: “come posso non dare il mio contributo. Lo faccio solo per il calendario!”
Complimenti Cristina viene voglia di mangiarli !! =)
Grazie Caterina, gentilissima!