Orzotto con porcini e zucchine, perché non esiste solo il risotto. Anche l’orzo può’ essere cucinato allo stesso modo del risotto: cottura lenta con graduale aggiunta di brodo. Provatelo con porcini e zucchine e porterete in tavola un buon primo piatto sano e che profuma di autunno.
Ingredienti per l’orzotto con porcini e zucchine.
Dosi per 4 persone:
- 250 grammi di orzo;
- 400 grammi di zucchine;
- 20 grammi di funghi porcini secchi;
- uno spicchio d’aglio;
- 1 cipolla piccola;
- 1 piccola carota;
- un ciuffo di prezzemolo;
- 2 cucchiai di olio;
- 1 litro circa di brodo vegetale;
- 100 grammi di pomodorini cherry.
Preparazione dell’orzotto con porcini e zucchine
Tagliate le estremità delle zucchine, lavatele e tagliatele a cubetti. Mettete in ammollo in acqua tiepida i funghi porcini secchi.
Tritate finemente la cipolla, l’aglio e la carota. Versate il tutto in una casseruola con due cucchiai di olio e fate insaporire per qualche minuto.
Tritate finemente la cipolla, l’aglio e la carota. Versate il tutto in una casseruola con due cucchiai di olio e fate insaporire per qualche minuto.
Unite l’orzo, precedentemente lavato, e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco e mezzo bicchiere di brodo. Fate cuocere aggiungendo poco per volta il brodo e mescolando continuamente . Dopo circa 10 minuti aggiungete i funghi porcini ben scolati dalla loro acqua di ammollo e tritati grossolanamente. Dopo altri 15 minuti aggiungete i cubetti di zucchine (**) e proseguite ancora la cottura fino a che l’orzo risulterà ben cotto. Ci vorranno all’incirca 35/40 minuti. A fine cottura regolate di sale e pepe e aggiungete i pomodorini divisi in quattro spicchi.
(**) Se volete rendere più gustose le zucchine e controllarne meglio la cottura, fatele saltare in padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio intero. Salate a fine cottura e aggiungetele all’orzotto un minuto prima di spegnere.
Qualche curiosità sull’orzo.
L’Hordeum vulgare, comunemente chiamato orzo, è una graminacea annuale appartente alla sottofamiglia delle Ordee.
La sua storia inizia nei tempi più remoti, era infatti conosciuto già ai tempi del neolitico (10.000 a.C) e si presume sia stato uno dei primi cereali ad essere coltivato dall’uomo.
La sua storia inizia nei tempi più remoti, era infatti conosciuto già ai tempi del neolitico (10.000 a.C) e si presume sia stato uno dei primi cereali ad essere coltivato dall’uomo.
La sua diffusione.
Si ipotizza che la sua diffusione abbia avuto origine dall’Asia Occidentale e dal Nord Africa per poi spostarsi verso l’Europa. Per lungo tempo fu alla base dell’alimentazione di Greci e Romani, che erano soliti utilizzarlo per la preparazione di zuppe e per la produzione di pane. La sua particolare adattabilità sia al caldo che al freddo ne favorì lo sviluppo in tutto il mondo, soprattutto in quei luoghi dove le condizioni climatiche si dimostravano avverse alla coltivazione di altri cereali. Dall’altro lato la qualità delle sue proteine, che lo rende relativamente povero di glutine e quindi poco idoneo alla panificazione, lo fece soppiantare dal frumento (ricco di glutine), soprattutto nelle zone caratterizzate da climi più aridi.
L’orzo oggi.
Attualmente l’orzo, nei paesi più sviluppati, trova impiego nel settore dell’industria mangimistica e nella produzione della birra dove viene sfruttato per la sue fonti amidacee indispensabili per la fermentazione alcolica.
In questi ultimi anni le tendenze alimentari delle popolazioni occidentali stanno portando alla riscoperta dell’orzo e di altri cereali di cui si è persa conoscenza per lunghi periodi.
Viene dato sempre più risalto alle proprietà benefiche dell’orzo, incentivandone così il suo consumo: è il cerale con il più basso indice glicemico, è ricco di fibre, è povero di grassi ed è altamente digeribile, nonchè è un’ottima fonte di energia sfruttabile sia per il lavoro fisico che mentale.
In questi ultimi anni le tendenze alimentari delle popolazioni occidentali stanno portando alla riscoperta dell’orzo e di altri cereali di cui si è persa conoscenza per lunghi periodi.
Viene dato sempre più risalto alle proprietà benefiche dell’orzo, incentivandone così il suo consumo: è il cerale con il più basso indice glicemico, è ricco di fibre, è povero di grassi ed è altamente digeribile, nonchè è un’ottima fonte di energia sfruttabile sia per il lavoro fisico che mentale.
Le varietà d’orzo.
L’orzo destinato al consumo umano, viene commercializzato in tre forme diverse:
- orzo integrale o mondo: viene privato solo delle glumelle più esterne, è ovviamento il più ricco di sostanze bionutritive ed ha un gusto più marcato differente dalle altre varietà e nonostante i prolungati tempi di cottura i suoi chicchi rimangono sempre un po’ croccanti. Come per tutti i cereali integrali è preferibile acquistarlo proveniente da agricoltura biologica;
- orzo decorticato: è il giusto compromesso che offre buone proprietà nutrizionali e miglior cottura. In questa varietà vengono eliminati solo alcuni degli strati più esterni della buccia, mantenendo così una discreta quantità di fibre, sali minerali e vitamine. Richiede un tempo di cottura di circa 45 minuti e l’ammollo preventivo. Anch’esso è reperibile solo in negozi di settore specifico;
- orzo perlato: è quello che si trova più facilmente in tutti i supermercati, purtroppo è anche quello meno pregiato. Subisce infatti un processo di pulitura da tutti gli strati più esterni che lo impoveriscono di tutti i suoi componenti: diminuisce l’apporto proteico, la quantità di grassi, spariscono alcuni sali minerali e alcune vitamine (di buono c’è che vengono eliminate anche eventuali tracce di pesticidi!). Si cuoce direttamente senza ammollo preventivo.
ricco, buono e colorato, invoglia a essere mangiato solo a guardarlo con gli occhi. complimenti, un bacione
è davvero molto buono , l’orzo mi piace tanto . Grazie per le informazioni sull’orzo , un abbraccio
bella ed esauriente spiegazione, mi piace sempre leggere i tuoi post!l’orzo lo uso in tutti modi che hai elencato e non mi ha mai deluso, come hai detto tu è molto versatile!!!
un bel orzotto cosi con le verdure , piace a tutti in famiglia
Ciao Cristina, in risposta alla tua domanda sulla planetaria:io ho il Kenwood chef (non quello che cuoce però) e gli faccio volentieri pubblicità perchè ce l’ho da 2 anni e l’ho strausato! Pizze, focaccie, impasti per lievitati ma anche per montare la panna, gli albumi a neve o per amalgamare creme e salse.Ti assicuro che ammortizzi il costo in pochissimo tempo! Poi, volendo, puoi acquistare tutta una serie di accessori (sminuzzatore, gelatiera, trafile x maccheroni, accessorio per tirare la pasta e tremila altri pezzi!)e il tuo kenwood sarà l’unico utensile da cucina che userai per fare tutto!Spero di esserti stata utile, un bacio e buona giornata!
che fameeeebuona idea complimenti