Arrubiolus, dolci sardi

Is arrubiolus sono dei dolci tipici che si preparano in Sardegna. Si tratta di polpettine a base di ricotta o formaggio, uova, zucchero e farina, che vengono fritte e successivamente cosparse di zucchero semolato. Potete trovare tante ricette di questi dolcetti, io vi lascio quella di famiglia seguita da mia madre.

 

Is arrubiolus, ricetta dolci sardi
Is arrubiolus, tipici dolcetti fritti che si preparano in Sardegna

Ecco come si cucinano is arrubiolus.

Ingredienti per is arrubiolus.

Dosi per 6/8 persone:

  • 300 grammi di ricotta ovina;
  •  un uovo intero;
  • un tuorlo;
  • 120 grammi di zucchero;
  • 75 grammi di semolato;
  • la scorza di mezza arancia;
  • la scorza di mezzo limone;
  • una bustina di zafferano;
  • olio di arachidi.

Preparazione dei arrubiolus

Schiacciate la ricotta con una forchetta fino a renderla liscia e cremosa. Aggiungete lo zucchero e mescolate bene, unite quindi l’uovo e il tuorlo. Unite anche la scorza di limone e dell’arancio gratuggiato, lo zafferano e distribuite uniformemente gli aromi nell’impasto. Aggiungete infine il semolato. Amalgamate il tutto e lasciate riposare il composto per circa 20-30 minuti.
Mettete a scaldare l’olio di arachide in una padella capiente e quando raggiunge la temperatura di 175°C procedete alla cottura delle frittelline. Prelevate un cucchiaio circa di impasto e calatelo nell’olio.Friggete poche fritelline per volta in modo da mantenere costante la temperatura dell’olio ed evitarne un abbassamento. Quando saranno dorate, scolatele dall’olio e adagiatele su carta assorbente in modo da togliere l’unto in eccesso. Subito dopo passate is arrubiolus nello zucchero semolato e mangiateli ben caldi.

Is arrubiolus, ricetta dolci sardi
Is arrubiolus piccole delizie fritte di ricotta uova e zucchero fritte.

Considerazioni.

Is arrubiolus, essendo dei dolcetti fritti, si preparano solitamente nel periodo di carnevale, ma nessuno vieta di farli in ogni periodo dell’anno, basta avere a disposizione della ricotta e voglia di friggere. Come già detto si trovano diverse versioni di questi dolcetti: ci sono le ricette che prevedono dosi maggiori di farina e quindi consentiranno di ottenere un composto sodo, tale da poter essere modellato e dargli una regolare forma sferica. Il suo interno, dopo la cottura, risulterà alveolato e soffice. Nella ricetta che vi propongo, invece, la dose di farina sarà veramente irrisoria, dunque, risulterà più difficoltoso modellare il composto con le mani. Basterà fare delle quenelle con l’aiuto del cucchiaio e calarle nell’olio bollente. La consistenza finale del dolce sarà più cremosa e più compatta, come si può notare anche dalle foto.

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