Anicini

Gli anicini sono dei biscotti tipici che si preparano in Sardegna caratterizzati dall’aroma di semi d’anice.
L’impasto degli anicini è simile a quello di una torta composto da uova, farina, zucchero e tradizionalmente strutto (a volte sostituito con olio). La cottura degli anicini avviene in teglie rettangolari dai bordi bassi. Dopo la cottura vengono tagliati a fette grosse qualche centimetro e  rimessi in forno per una asciugatura più o meno prolungata.
Anicini, ricetta tradizionale
Anicini in versione morbida
Ovviamente come accadde per ogni dolce tradizionale esiste una ricetta degli anicini diversa per ogni famiglia. Ciò che comunque è sempre presente sono i semi d’anice e la forma pressoché identica in ogni zona della Sardegna.
La ricetta tradizionale degli anicini che vi propongo è quella tramandata nella mia famiglia.
Le dosi riportate di seguito sono sufficienti per due stampi rettangolari di dimensioni pari a 30 x 15.

Ingredienti per gli anicini.

Dosi per circa 1 kg di impasto:

  • 400 grammi di farina 00;
  • 4 uova medie;
  • 250 grammi di zucchero;
  • 75 grammi di olio;
  • 50 ml di liquore;
  • 1 limone grattugiato;
  • 30 grammi di semi d’anice;
  • 1 bustina di lievito.

Preparazione degli anicini.

Lavorate le uova con lo zucchero semolato, aggiungete il liquore, i semi d’anice e la scorza di limone grattugiata.
Aggiungete l’olio a filo (oppure il burro morbido). Unite poco per volta la farina setacciata insieme al lievito e lavorate bene fino ad ottenere un impasto omogeneo.
A piacere, a questo punto, potete arricchire il composto con dei pezzetti di mandorla tostata oppure con dell’uvetta sultanina. Imburrate e infarinate il vostro stampo e distribuitevi all’interno il composto.
Livellate e cospargete la superficie con dello zucchero granulato, ponete in forno caldo a 180°C per circa 30 minuti.
Una volta raggiunta la cottura, lasciate intiepidire il prodotto prima di affettarlo.
Dopo aver ricavato le fette potete decidere se renderli croccanti proseguendo con la tostatura in forno oppure se lasciarli morbidi.
Personalmente preferisco gustarli nella versione “morbidosa”!

Conosciamo l’anice.

L’anice è una spezia di provenienza orientale, conosciuta e utilizzata fin dall’antichità. Esistono diversi tipi di anice: l’anice verde, il più diffuso in occidente, l’anice stellato e l’anice pepato.
Ciascuna di queste varietà, pur essendo appartenenti a famiglie botaniche diverse, condividono lo stesso principio attivo responsabile dell’aroma caratteristico dei loro semi e frutti. Tale componente prende il nome di anetolo, sostanza che ritroviamo anche nella pianta del finocchio, tant’è che i suoi semi molto spesso vengono interscambiati con i semi d’anice verde.
Alla prova gustativa si possono comunque avvertire delle lievi differenze, in quanto i semi d’anice hanno un aroma tendenzialmente dolce, mentre i semi di finocchio rivelano un gusto più intenso e più fresco, che quasi ci fa ricordare la campagna.
In sostituzione dell’anice verde sarebbe più appropriato utilizzare l’anice stellato, che invece ha un sapore quasi simile.
In pasticceria è frequentemente associato al profumo fresco del limone, un abbinamento che ritroviamo anche negli anicini, ma non sono da escludere altri accostamenti interessanti, come per esempio con lo zafferano o la cannella.
E allora perché non provare una versione rivisitata degli anicini?
Anicini ricetta tradizionale sarda
Anicini, tipici biscotti preparati in Sardegna.

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